Abbecedario arti e infanzia

Proviamo a ritessere i fili di una riflessione ampia sul teatro per e con l’infanzia e su quei nodi tematici e di senso che riguardano la “dimensione dell’infanzia” nel suo intero. Guardiamo al rapporto fra infanzia giovinezza e arte, non solo infanzia e teatro, insieme a chi si è confrontato con tali dimensioni, attraversandole con il suo percorso artistico ed esistenziale o analizzandole dal punto di vista teorico.
Ventuno e più lemmi-chiave che speriamo possano inquadrare l’argomento da diverse angolature e restituirne così la complessità, associando a ciascun lemma una “figura” (fra studiosi, artisti, teatranti…) alla quale abbiamo chiesto un breve contributo a partire da domande specifiche. Riflessioni teoriche, suggestioni pratiche, indicazioni di metodo o esemplificazioni metodologiche, ma anche inquadramenti storici: di che cosa c’è bisogno oggi, se pensiamo al teatro e alle arti nel loro rapporto con i giovani usando il filtro del lemma proposto?

dove la parola manca, là comincia la musica; dove le parole si arrestano, là il bambino non può che cantare e ballare, sfruttando la superiore capacità che offrono i suoni di andare oltre il vincolo della referenza (…)«L’ultima storia riguarda la bugia. Sapete che cos’è?”

 

Il contrario di una favola, di un principe azzurro, di un lieto fine, il contrario del buon senso, dell’ordine costituito e da costituire, delle cose come sono o ancora peggio come devono andare, il contrario dell’ovvio, del previsto, del prevedibile […]

Daimon + adolescenza = sogno
Daimon + età adulta = progettoDa oggi io vi prenderò sul serio. Prendervi sul serio vorrà dire che io sarò attento a tutto quello che mi racconterete.L’incubo appartiene a quella sfera privata e solitaria della notte in cui si proiettano paure e inquietudini… è un agguato silenzioso del pensiero che ci sorprende nella notte…La poesia per bambini, come io la intendo e scrivo, non è composta da parole poetiche: poetica è la poesia.Un bambino nato in una giungla sarà istintivamente allenato all’ascolto: quell’ascolto che potrà determinare la sua vita, allertandolo ad esempio rispetto a un pericolo.